Cookie Consent by Free Privacy Policy website ALMA svela l'intima rete di una incubatrice stellare
marzo 13, 2018 - e.s.o.

ALMA svela l'intima rete di una incubatrice stellare

Nuovi dati ottenuti con #alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e altri telescopi sono stati usati per creare questa splendida immagine che mostra una rete di filamenti nella Nebulosa di Orione. Queste strutture appaiono di un rosso-fuoco incandescenti, di color rosso-fuoco in questo drammatico contesto, ma sono in realta' cosi' fredde che gli astronomi per vederle devono usare telescopi come #alma .

Questa immagine spettacolare e insolita mostra parte della famosa Nebulosa di Orione, una regione di formazioni stellare a circa 1350 anni luce dalla Terra: combina un mosaico di immagini a lunghezza d'onda millimetrica ottenute da #alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e dal telescopio IRAM da 30 metri, mostrate in rosso, con una veduta infrarossa piu' familiare dallo strumento HAWK-I sul VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, mostrata in blu. Il gruppo di stelle brillanti bianco-blu in alto a sinistra e' l'ammasso del Trapezio - formato da stelle giovani e calde di appena pochi milioni di anni.

Le strutture allungate, come una ragnatela, visibili in questa immagine sono lunghi filamenti di gas freddo, visibili solo con telescopi che operano nella banda di lunghezza d'onda millimetrica. Sono invisibili a lunghezze d'onda sia ottiche che infrarosse, facendo di #alma uno dei pochissimi strumenti che gli astronomi possano usare per studiarle. Il gas da' origine a nuove stelle - collassa gradualmente sotto la propria forza di gravita' finche' non e' sufficientemente compresso da formare una protostella - il precursore di una stella.

Gli scienziati che hanno raccolto i dati da cui questa immagine e' stata creata stavano studiando questi filamenti per capire meglio la loro struttura e composizione. Hanno usato #alma per cercare l'impronta del diazenilio, che forma parte di queste strutture. Attraverso questo studio, l'equipe e' riuscita a identificare una rete di 55 filamenti.

La nebulosa di Orione e' la regione di formazione stellare piu' vicina alla Terra e percio' viene studiata in dettaglio dagli astronomi che vogliono capire meglio come si formano le stelle e come evolvono nei loro primi milioni di anni. I telescopi dell'ESO hanno osservato molte volte questa regione interessante: per sapere di piu' sulle precedenti scoperte si puo' vedere quiqui, e qui.

Questa immagine e' la combinazione di un totale di 296 set di dati da #alma e IRAM: e' uno dei mosaici ad alta risoluzione piu' grandi mai prodotti finora di una regione di formazione stellare a lunghezze d'onda millimetriche [1]

Note

[1] I mosaici precedenti della nebulosa di Orione a lunghezze d'onda millimetriche avevo usato telescopi a specchio singolo, come APEX. Le nuove osservazioni con #alma e IRAM usano l'interferometria per combinare i segnali da molte antenne con separazioni ampie, in modo da creare immagini con dettagli molti piu' fini.

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