Cookie Consent by Free Privacy Policy website Palazzo Litta Cultura presenta Mappe - geografie del contemporaneo. In primo piano i territori e i confini Usa/Messico, Ucraina, Iran e Turchi
giugno 13, 2018

Palazzo Litta Cultura presenta Mappe - geografie del contemporaneo. In primo piano i territori e i confini Usa/Messico, Ucraina, Iran e Turchi

Quattro giorni di viaggio in quattro Stati trasformano Palazzo Litta in una geografia disegnata da #arte visiva, #fotografia, musica dal vivo, proiezioni cinematografiche, performance, spettacoli, dj set, incontri. Palazzo Litta Cultura - progetto ideato dal ​ Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) per la Lombardia e da ​ MoscaPartners​ , con il ​ patrocinio del Comune di Milano - dal ​ 13 al 16 giugno 2018 con conferenza stampa giovedì 7 giugno alle ore 11.00 - ospita il festival ​ Mappe. Geografie del contemporaneo ​ , immergendosi ed esplorando la creatività di territori al centro del dibattito politico internazionale.

Turchia​ , ​ Ucraina​ , ​ Iran​ , ​ USA/Messico​ : sono luoghi dove i fermenti del contemporaneo si fanno sentire in modo acceso, sia sulla scena artistica sia su quella sociale e geopolitica. Sono luoghi in cui l’​ attualità​ , i rivolgimenti economici​ , le ​ pulsioni sociali attirano l'attenzione mondiale. Sono luoghi di ​ limen ​ , come suggerisce il nome della stessa Ucraina, il cui significato dallo slavo antico è​ sul confine ​ . Dopo il Giappone e l’Africa sub-sahariana, ​ Mappe ​ . ​ Geografie del contemporaneo ​ , è il terzo appuntamento di Palazzo Litta Cultura dedicato alla ​ geografia della creatività contemporanea​ .

L’approccio è ancora una volta trasversale, volto a presentare un ricco programma in cui le diverse arti sono coinvolte in un progetto corale, con la collaborazione di realtà culturali tra le più interessanti sul territorio milanese: ​ MIA Photo Fair Projects ​ per la #fotografia, ​ Zeit ​ per le arti visive e installazioni,Ponderosa Music&Art per la selezione musicale, ​ esterni per la rassegna cinematografica e ​ Threes Production ​ per il dj-set. Due sono le sezioni che articolano il progetto, complementari e dialoganti tra loro: ​ Territori ​ negli spazi del Cortile d’Onore è dedicata agli spettacoli e gli eventi ​ live ​ , che avranno luogo dal pomeriggio alla sera inoltrata; nel Piano Nobile del Palazzo la sezione ​ Confini percorrerà i margini, i limiti spaziali e temporali, ​ le zone opache della visione ​ attraverso #fotografia, installazioni audio e video, talk. Nella sezione ​ Confini ​ , la mostra ​ Mappe. Sguardi sui confini ​ , curata da Maria Paola Zedda e organizzata da ​ Zeit​ , mette a fuoco la produzione artistica dei quattro Paesi cui il festival dedica il focus, attraverso un percorso espositivo dedicato alla criticità dei confini e alle loro rappresentazioni nell’arte contemporanea.

La Turchia delle controculture urbane e dei flussi migratori di ​ Halil Altindere, l’Ucraina contemporanea raccontata da Martin Kollar ​ e Anna Zvyagintseva​ , il viaggio sulla ​ frontiera messicana percorso da ​ Daniel Monroy Cuevas, ​ gli echi dei naufragi tra le sponde Sud e le sponde Nord del Mediterraneo viste dagli occhi dell’iraniana ​ Simin Keramati ​ sono anticipati da un prologo a opera di artisti che hanno lavorato in modo iconico sulla rappresentazione e riscrittura del confine e del concetto di stato nazione: gli​ Irwin​ , collettivo artistico sloveno, e l’italiano ​ Andreco​ . Curata da ​ MIA Photo Fair Projects​ , la mostra di #fotografia - ​ dal 13 al 16 giugno con preview dal 7 al 10 giugno in occasione della Milano Photo Week - offre uno sguardo sulle condizioni e problematiche dei quattro Paesi attraverso la selezione di opere degli artisti ​ Manu Brabo​ , ​ Alejandro Cartagena​ , ​ Shadi Ghadirian​ e ​ Servet Koçyiğit​ .

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare