Cookie Consent by Free Privacy Policy website Carrà 140. Opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da collezioni private alessandrine
giugno 23, 2021 - Fondazione cassa di risparmio di Alessandria

Carrà 140. Opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da collezioni private alessandrine

Omaggio a #carlocarra a 140 anni dalla nascita con 44 opere, tra cui alcune inediti, dal 1898 al 1965 

A cura di Fulvio Cervini, Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella

Fino al 3 ottobre 2021

Quadreria del Broletto di Palatium Vetus, Alessandria Piazza della Libertà 28

La mostra Carrà 140. Opere della Fondazione #cassadirisparmiodiAlessandria e da collezioni private alessandrine, allestita nella Quadreria del Broletto di Palatium Vetus di #Alessandria, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e realizzata dalla società partecipata Palazzo del Governatore srl, in occasione del 140° anniversario della nascita di Carlo Carrà (Quargnento 1881 – Milano 1966), indiscusso protagonista delle avanguardie del Novecento.

Attraverso 44 opere, tra oli, disegni e acqueforti, provenienti direttamente dalla collezione d'arte della Fondazione e in parte dai collezionisti alessandrini, il percorso artistico di #carlocarra è testimoniato in ogni sua fase dall'approccio al divisionismo, all'esperienza futurista, dalla parentesi metafisica alla tradizione figurativa, ai paesaggi dipinti in molti luoghi della penisola.

L'esposizione si snoda attraverso un allestimento circolare che valorizza in modo fluido il susseguirsi delle fasi del percorso espressivo dell'artista, con particolare attenzione ai paesaggi che sono caratteristici di tutta la sua storia di pittore e in particolare dell'ultimo periodo.

L'opera icona della #mostra è il collage Lacerba e bottiglia del 1914 dipinta al ritorno da Parigi dopo aver conosciuto e filtrato il cubismo di Picasso e Braque.

Tra gli altri, in #mostra il Grande fregio con putti danzanti, risalente al primo decennio del '900, Punta della dogana del 1948, il primo #dipinto acquistato dalla Fondazione nel 2004; una serie di incisioni, mai esposte, in cui tornano i temi più cari all'artista e, provenienti in parte da collezionisti privati alessandrini, numerosi paesaggi, dipinti in Versilia, a Venezia, a Firenze e in Umbria, tra cui Campagna di Versilia risalente al1965, un anno prima della sua morte.

Questa #mostra rappresenta un importante inizio per la Fondazione e Palatium Vetus che si vuole attestare come spazio espositivo di riferimento per la città e non solo. Il piano terreno infatti sarà destinato in futuro a ospitare altre mostre a tema che, dialogando con la collezione permanente della Fondazione, daranno vita ad una ricca programmazione culturale e artistica. Visitare una #mostra a Palatium Vetus inoltre è anche l'occasione per ammirare un edificio coevo alla nascita di #Alessandria, i cui lavori di ristrutturazione - uno degli ultimi progetti curati da Gae Aulenti - hanno permesso di riportare alla luce l'antico Broletto e numerosi affreschi di epoca medievale.

"A distanza di otto anni dal recupero di Palatium Vetus, la Fondazione #cassadirisparmiodiAlessandria afferma il presidente Luciano Mariano - torna a organizzare nella Quadreria del Broletto una #mostra d'arte, dedicata al grande artista alessandrino, #carlocarra con l'obiettivo di dare valore e conoscenza ai protagonisti dello scenario culturale del territorio in cui la Fondazione opera, in linea con gli obiettivi da sempre perseguiti anche nel costruire la collezione d'arte che è parte fondamentale della sua stessa identità. La rassegna rappresenta il primo capitolo di un ampio progetto che vede la Fondazione rendere via via sempre più fruibili al pubblico le opere della sua collezione, composta in prevalenza dai lavori di artisti in vario modo legati al territorio, come lo stesso Carrà, e lungo una strada che si dipana dal XV al XXI secolo".

La #mostra e il catalogo sono curati dai critici d'arte Fulvio Cervini, docente di Storia dell'arte medievale presso l'Università di Firenze, Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella, che hanno lavorato anche al catalogo generale delle opere della Fondazione.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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