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settembre 13, 2023 - Cantiere Del Pardo

Cantiere del Pardo presenta a Cannes nuovi progetti a vela e a motore in anteprima mondiale

Cantiere del Pardo, lo storico brand che dal 1973 scrive le più importanti pagine della #nautica italiana, è pronto ad entusiasmare il Cannes Yachting Festival (12-17 settembre) con nuovi progetti destinati a lasciare prossimamente il segno nei mercati a vela e a #motore: il Grand Soleil 52 Performance, il #VanDutch 75 e il Pardo 75 (versione T-Top). Tre concept che confermano l’incessante spinta in avanti e la costante ricerca dell’eccellenza da parte del cantiere che nel 2023 ha festeggiato i 50 anni di attività ed è recentemente entrato a far parte del Gruppo Calzedonia.

 Grand Soleil 52 Performance: il mito si rinnova

Ispirata dalle leggendarie linee del Grand Soleil 52 disegnato da German Frers nel 1987, l’imbarcazione segna il ritorno di una barca mito, prodotta all’epoca in una sessantina di esemplari e descritta come «un capolavoro destinato a durare nel tempo». Parole profetiche: il nuovo Grand Soleil 52 Performance, partendo dal concept di #cantieredelpardo, è stato progettato dal collaudato binomio Matteo Polli e Nauta Design e riprende, infatti, l’eleganza della sua progenitrice - cominciando dalle linee blu Navy sulla linea di bellezza -, e quell’armonia di forme che, allora come oggi, si traduce in stabilità e prestazioni.

Destinato a un armatore competente, appassionato e molto esigente, che non vuole scendere a compromessi in termini di comodità e prestazioni, il Grand Soleil 52 Performance fa parte della fortunata linea Performance Grand Soleil ed è declinato in due versioni - “Performance” e “Race”, per soddisfare sia le esigenze del cliente più sportivo sia quelle di chi, ai campi di regata, preferisce la crociera veloce.

Costruito interamente in sandwich con paratie di compartimentazione in legno composito, il Grand Soleil 52 Performance è stato studiato nei minimi particolari per sfruttare al massimo i volumi e offrire un’abitabilità non comune su queste dimensioni, senza incidere sul peso: l’ampia dinette presenta la zona carteggio a prua, grandi vani storage e una cucina a C ergonomica e attrezzata di tutto punto (presenti 3 frigo con congelatore per un totale di 172 litri), per assicurare una piacevole permanenza a bordo anche per lunghi periodi.

Per quanto riguarda le cabine, ne sono previste tre: la armatoriale è a prua con bagno dedicato, mentre quella Vip di poppa - con letti singoli o matrimoniale - ha la possibilità di accesso diretto al bagno (con box doccia), così come quella ospiti a sx, con letto matrimoniale.

L’armatore può optare per diverse essenze, come il rovere, il rovere grigio o il teak; in tutti i casi l’eleganza cromatica è assicurata dai paglioli a contrasto.

Piano di coperta e piano velico, così come l’opera viva, sono declinati in maniera diversa nelle due versioni: quella “Performance” prevede un piano di coperta “easy sailing” con 4 winch a poppa, scotta randa con punto fisso, fiocco autovirante standard e bompresso in carbonio standard; il pozzetto è libero dalle manovre per essere fruibile dagli ospiti in sicurezza. La versione “Race”, invece, prevede 6 winch, rotaie longitudinali per il fiocco, trasto randa recessato, piano velico maggiorato e un bompresso in carbonio di 90 cm più lungo (rispetto alla versione standard). La scotta randa è alla tedesca su entrambe le versioni. L’albero è posizionato a poppa della paratia maestra, per ottimizzare il centro velico.

Il pozzetto, arredato con panche dal #design innovativo ed ergonomico, è perfettamente fruibile dagli ospiti, grazie alla scelta di recessare tutte le manovre. Gli spazi di stivaggio non mancano di certo: il grande cavalevele di prua è in grado di contenere vele di tutte le dimensioni, compreso il Code 0, il gavone dell’àncora può ospitare i sei parabordi di uso giornaliero, mentre il garage completamente stagno, contiene il tender di 2,90 metri.

 

Per quanto riguarda l’opera viva la versione “Performance” monta una chiglia standard con lama in ghisa sferoidale, siluro in piombo/antimonio a T di 2,90 metri, mentre quella “Race” ha la chiglia con lama d’acciaio, raccordi idrodinamici in vetroresina e siluro in piombo antimonio ottimizzato con un pescaggio di 2,7 metri. Esiste poi la possibilità di un pescaggio ridotto a 2,30 metri.

All’avanguardia per quanto riguarda tutti i sistemi elettronici e l’impiantistica, il nuovo Grand Soleil 52 Performance vanta un impianto elettrico a 24 V, con cablaggi più sottili e una maggiore autonomia delle batterie (con stacca-batterie elettronici). La barca, inoltre, è climatizzata attraverso tre macchine di controllo posizionate a poppa, dinette e prua, con termostato dedicato in ogni ambiente.

Per garantire lunghe navigazioni in totale autonomia, il Grand Soleil 52 Performance può contare su 4 serbatoi acqua in acciaio inox (per complessivi 600 litri) posizionati a centro barca sotto la linea di galleggiamento (sezionabili per una migliore gestione dei consumi) e un altro serbatoio per il gasolio sempre in inox per complessivi 400 litri di carburante, capacità indispensabile per permettere lunghi trasferimenti.

A bordo è previsto un Volvo Penta da 75 cavalli (in opzione anche lo Yanmar da 80 cavalli) con trasmissione saildrive ed eliche di manovra a prua e poppa con motori brushless, che assicurano ridotta manutenzione e silenziosità.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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